sabato 28 novembre 2009

Il moto dell'impiegato

Faccio un lavoro sedentario. I miei passaggi e movimenti sono soprattutto mentali. Per ore ed ore mi aggiro nella stanza precedendo o seguendo la mia ombra. Anche i pensieri girano lenti.... rincorrendo se stessi come in una moviola


venerdì 27 novembre 2009

dove crescono i frutti

Stavo pensando che nella mia infanzia c'erano delle giornate trascorse in campagna, a cogliere ciliegie direttamente dagli alberi, a vedere crescere i frutti sugli alberi... oggi forse i nostri figli potrebbero legittimamente pensare che nascano direttamente al supermercato...


mercoledì 25 novembre 2009

Poesia e fotografia

Prosegue anche quest'anno nelle scuole primarie della provincia di Viterbo il progetto "La poesia incontra la fotografia", un'idea nata con l'amica poeta Candida Proietti
http://www.candidaproietti.it/mostra.htm



martedì 24 novembre 2009

Lupo solitario

Negli anni fotografici ho spesso cambiato e alternato momenti di lavoro di gruppo ad altri in solitario. Ci sono stati diversi fotoclub, ma mai ho trovato piena soddisfazione in queste organizzazioni. Ed è giunto il momento di tornare ad essere lupo solitario, per poter trovare nuove forme di ispirazioni ed esprimerle se e quando e soprattutto come voglio. In queste condizioni in genere ottengo le cose migliori


lunedì 23 novembre 2009

Il tempo della mela

Basta manutenzione al pc, basta virus e antivirus, basta crash di sistema. E' giunto il tempo della Mela (già da un anno in portatile ora anche in fisso). Addio PC, finirai in un garage, almeno fino a quando non troverò il tempo di riformattarti (ma dovrei proprio non aver niente da fare)

venerdì 20 novembre 2009

Libero


E' bello sentirsi liberi....

lunedì 16 novembre 2009

Inneres auge

Dovrebbe essere ormai nei negozi l'ultimo disco di questo signore, che mi accompagna come una colonna sonora ormai da molti anni. Inneres auge (il tutto è maggiore della somma delle sue parti), un occhio interiore questa volta puntato sui festini dedicati al nostro premier.
La foto è tratta da una mostra sulla musica fatta a Valentano qualche anno fa. Lo scatto a un concerto a Viterbo al teatro dell'Unione

venerdì 13 novembre 2009



Se chiudi gli occhi per un momento, il pensiero continua a far vivere l'immagine che hai lasciato. Se li riapri, trovi un'immagine cambiata. La fuga prosegue, composta da tanti fermo immagine. La fotografia può prescindere dallo scorrere del tempo, indipendentemente dall'essere o no pragmatici convinti?

Natura che dura

Sotto un sole insopportabilmente opprimente che neanche il vento di quelle giornate riusciva a far dimenticare, la natura lottava e lotta con l'opera dell'uomo per rimanere intatta nel tempo. Rovine di creazioni umane si altrnano a rovine naturali, pezzi, brandelli della natura che non vogliono arrendersi a sparire. Destino comune comunque quello di sparire nel tempo... tardi a vedersi per noi presenti
Scoglitti, un inverno alla ricerca di colori complemetari o della complementareità dei colori (per me che sono naturamente portato a fermarmi alle fome in BN). La sabbia, col raro freddo della Sicilia meridionale, la si immagina più bianca che gialla. Il vento che sferza quasi sempre questo lato di Scoglitti, al momento è misteriosamente assente. Ogni pensiero in realtà è assente, nel cercare conchiglie sparse che numerose confondono la sabbia, come le rovine di Kamarina, sotto cui si stende questa spiaggia
Come una crisalide ti apristi alla vita e aspettasti invano che qualcuno ti venisse in aiuto aprendo le imposte per il volo

Ombre d'identità


Il periodo autunnale è forse il migliore per il fotografo, con la sua luce delle rimembranze, di un'estate andata e un inverno ancora da venire. Rimembrare è anche riflettere su se stesso, un guardarsi allo specchio e, in mancanza, attraverso la propria ombra, che è indubbiamente una parvenza dell'io. Uno scatto per una mostra Viterbo, luci ed ombre e che apre un articolo che parla dello strumento per realizzarla: http://www.microquattroterzi.it/news/index.php/2009/11/gia-ma-cose/

una mattina di ottobre a San Pietro


FIAF Lazio ha proposto di lavorare per una monografia dal tema Roma al Risveglio. Abbiamo scelto di prendere di mira San Pietro e una mattina di ottobre, ancora buio, di domenica, abbiamo aperto la nostra caccia. Uno degli scatti che sento maggiormente è questo, che trovo particolarmente identificativo del luogo, posto che mette l'uomo in condizione di confrontarsi spazialmente con la struttura. Un colonnato che, dal confronto con l'uomo, fa riflettere sulla nostra condizione "piccola" rispetto a ciò che si è costruito pensando al trascendente.

Passione fotografica o un attimo per sempre


Ciao

In questo blog voglio scrivere della mia passione, la fotografia, e dei tentativi vani di fermare il tempo attraverso lo scatto, con l'idea che un attimo possa essere cristallizato nel.... sempre
Gianni
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